News da tutti i dipartimenti

Manifesto per un New Deal 4.0

     Nell'ottobre 2015 ritenemmo di non aver più nulla di significativo da scrivere nel blog- ora anche libro, per i nostri ventitre lettori - circa il grande giuoco dell'economia tra gli umani. Una decade dopo lo scoppio della grande crisi finanziaria, infatti, non vi è alcunchè di nuovo sotto il sole rispetto a quanto già descritto. Il metadone finanziario distribuito dalle banche centrali continua a mascherare l'urgenza di un nuovo ordine mondiale rispetto all’ ordine globale che si fondava sul dominio del dollaro all’ interno di un sistema di fiat-money, sul “Washington consensus”, sul capitalismo industriale di matrice neoliberale, sulla predominanza delle energie fossili e sulla riserva di manodopera cinese. Anche l'ex immobiliarista speculativo Trump non fa altro che eseguire a botte di tweets il mandato ricevuto, provando a riequilibrare un pochino la disastrata situazione americana a spese - come sempre, dal dopoguerra in poi - del resto del mondo. Questa volta, però, non è così facile come per Nixon nel '71 e quindi ci attende probabilmente una nuova grande crisi o comunque almeno altri dieci, forse venti anni di malaise sociale ed economica.
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Assemblea Generale MR del 24-25 novembre 2018: terzo comunicato e definitivo Ordine dei Lavori

Caro/a socio/a rooseveltiano,
ad integrazione e superamento di quanto illustrato in:
con riferimento alla imminente Assemblea Generale MR del 24-25 novembre 2018 di cui presentiamo la Locandina ufficiale:
rendiamo noto quanto segue.

Per alcuni aspetti organizzativi e per prenotare la propria partecipazione al Seminario politico di sabato mattina (in svolgimento dalle ore 10:15 alle ore 13:20 circa, dopo l'apertura dei lavori con saluto della Presidenza dalle ore 9:00 alle ore 9:15 e dopo la lectio magistralis di Nino Galloni dalle ore 9:15 alle ore 10:10 circa) e a pranzi e cene sociali, ci si attenga alle istruzioni contenute in:
Invece, per quel che riguarda la due giorni rooseveltiana nel suo complesso, ricordiamo che l'appuntamento iniziale è fissato a partire da sabato 24 novembre alle ore 8:45 (onde consentire un inizio puntuale dei lavori alle ore 9:00), a Roma, presso l'Istituto Sant'Orsola sito in via Livorno 50/a (zona piazza Bologna).

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Movimento Roosevelt - Documento politico di indirizzo programmatico per il lavoro dei Dipartimenti nel 2019. Bozza n.2

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LA PROPOSTA DEL MR PER L'AFFERMAZIONE DI UN NUOVO PARADIGMA

 
[NOTA BENE: In preparazione dell'Assemblea Generale MR del 24-25 novembre 2018, vengono proposte due Bozze/Ipotesi - parzialmente distinte, anche se riconciliabili in una ulteriore sintesi - di "Documento di indirizzo politico MR per il 2019", da offrire alla discussione e alla valutazione dei soci rooseveltiani riuniti in Assemblea Generale il prossimo fine settimana e poi ad un ulteriore lavorio preparatorio di Segreteria Generale e Presidenza MR, in vista di una definitiva stesura unitaria da approvare in una successiva Assemblea Generale rooseveltiana che avrà svolgimento a marzo 2019. Quella che segue è una prima Bozza/Ipotesi, aggiornata al 16 novembre 2018, frutto del lavoro collegiale di alcuni dirigenti MR]

 
AGENDA 

INTRODUZIONE
Ogni società si basa su principi fondanti che ne determinano la struttura e l’organizzazione.
 
Il paradigma dominante da qualche decennio, presso la società globale, è quello neoaristocratico e neoliberista, tutto incentrato sul perseguimento di alcuni astratti indicatori economicistici e su processi decisionali sostanzialmente tecnocratici ed elitari, anche quando mantengano le forme e i rituali della democrazia.

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Movimento Roosevelt - Documento politico di indirizzo programmatico per il lavoro dei Dipartimenti nel 2019. Bozza n.1

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LA PROPOSTA DEL MR PER L'AFFERMAZIONE DI UN NUOVO PARADIGMA


[NOTA BENE: In preparazione dell’Assemblea Generale MR del 24-25 novembre 2018, vengono proposte due Bozze/Ipotesi - parzialmente distinte, anche se riconciliabili in una ulteriore sintesi - di “Documento di indirizzo politico MR per il 2019”, da offrire alla discussione e alla valutazione dei soci rooseveltiani riuniti in Assemblea Generale il prossimo fine settimana e poi ad un ulteriore lavorio preparatorio di Segreteria Generale e Presidenza MR, in vista di una definitiva stesura unitaria da approvare in una successiva Assemblea Generale rooseveltiana che avrà svolgimento a marzo 2019. Quella che segue è una prima Bozza/Ipotesi, aggiornata al 16 novembre 2018, frutto del lavoro collegiale di alcuni dirigenti MR]


PREMESSA
Siamo ad una svolta epocale. Il modello di sviluppo capitalista, nell'attuale versione neoliberista, basato sulla supremazia del mercato, sull'energia fossile e sulla finanza speculativa, è entrato in crisi. Non si tratta di una crisi passeggera o contingente, ma di una crisi strutturale e probabilmente definitiva.
La logica del profitto estremo ha portato benefici a pochi grandi gruppi finanziari e a poche grandi multinazionali fossili, manifatturiere, chimiche, siderurgiche, a detrimento della quasi totalità del resto dell’umanità, ma così facendo ha praticamente distrutto il presupposto del mercato capitalista, ossia il potere d’acquisto di larghe masse di consumatori salariati accomodati ai margini dei processi produttivi e remunerati con le briciole dei proventi stratosferici del mercato globale.
Questo modello comincia ad entrare in crisi già negli anni Ottanta, con il prevalere dell'ultraliberismo ideologico guidato da Reagan e Thatcher. Il capitalismo poteva anche scegliere una via più umana (ad esempio quella indicata da Adriano Olivetti che diceva che “la fabbrica non può guardare solo all’indice dei profitti, ma deve distribuire ricchezza, cultura, servizi, democrazia”) basata sulla valorizzazione del fattore umano rispetto alla remunerazione esclusiva del capitale finanziario. Il “capitalismo dal volto umano” di John Maynard Keynes vedeva come fine dell'economia non la stabilità monetaria e la concentrazione della ricchezza in poche mani, ma la piena occupazione e la dignità umana.

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COSTITUZIONE E POLITICA (di Pierluigi Winkler)

[NOTA DELLA REDAZIONE: in preparazione dell'Assemblea Generale del Movimento Roosevelt prevista per il 24-25 novembre 2018, durante la quale verranno anche analizzate alcune bozze di Documento politico programmatico MR per il 2019 e discusse e deliberate alcune proposte di riforma costituzionale - si veda, su ciò, Riforme costituzionali e l'Assemblea Generale MR del 24-25 novembre 2018 - pubblichiamo una serie di interventi di dirigenti rooseveltiani, utili alla riflessione comune. Quello che segue è un intervento di Pierluigi Winkler, tra i Vicepresidenti del Movimento Roosevelt]

È notorio che il principio fondamentale stabilito dalla nostra Carta Costituzionale è quello democratico, con il conseguente assioma della sovranità appartenente al Popolo che la esercita nelle forme e limiti della Costituzione.
L'art.11 prevede limitazioni, a condizioni di parità con altri Stati, al fine di assicurare la pace e la giustizia tra le Nazioni.
L'Unione Europea pre-euro era perlopiù un mercato di scambi molto ampio, regolato da trattati che non contenevano cessioni di sovranità tali da condizionare e veicolare le politiche economiche dei Paesi membri nei suoi fondamentali.
Con l'introduzione della moneta comune, si verifica una vera e propria cessione della sovranità. E' fuor di dubbio che la politica monetaria di un Paese è materia molto rilevante in ordine alla politica economica che esso può realizzare. Non vi è chi non veda che delegare ad altri la potestà monetaria è cedere una parte importante della propria sovranità. Di talché, il Popolo viene spogliato di gran parte delle sue prerogative.

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Riforme costituzionali e l'Assemblea Generale MR del 24-25 novembre 2018

A partire dall'aprile 2017, il Movimento Roosevelt ha inteso elaborare una serie di proposte di riforma della Costituzione italiana in senso migliorativo (e restitutivo di una piena sostanzialità democratica) e dunque in netta controtendenza rispetto alle modifiche peggiorative culminate nella riforma degli articoli 81, 97, 117 e 119 per impulso del Governo Monti (2012) e nell’impianto immaginato dal Governo Renzi, poi sconfessato dal referendum popolare del 4 dicembre 2016.
Una prima traccia di questa intenzione riformatrice del MR è testimoniata, ad esempio, in:
Vi fu quindi, circa un anno fa, un apposito Convegno rooseveltiano sulla Costituzione, su cui rinviamo a:
A fine ottobre, è stato poi pubblicato un editoriale del Consigliere di Presidenza nonché Presidente della Commissione Riforme costituzionali MR Sergio Magaldi:
Siamo lieti ora di annunciare che, nel corso dell'imminente Assemblea Generale del Movimento Roosevelt in programma a Roma nei giorni di sabato 24 e domenica 25 novembre (su cui vedi: Assemblea Generale MR del 24-25 novembre 2018: secondo comunicato e aggiornamento Ordine dei lavori), saranno messi in discussione e deliberazione assembleare alcuni dei progetti di riforma sin qui messi a punto dalla Commissione Riforme costituzionali MR.

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Assemblea Generale MR - Roma 24-25 novembre 2018

Caro socio/a rooseveltiano/a,

come ricorderai, sabato 24 e domenica 25 novembre avrà luogo l'Assemblea generale del Movimento Roosevelt a Roma, presso l'Istituto Sant'Orsola, in via Livorno 50 (zona piazza Bologna).

Partecipa anche tu!

Sarà un momento importante di conoscenza, di esperienza, di confronto e di discussione per tutti noi, che ne saremo i protagonisti, allo scopo di crescere, di lavorare insieme al progetto comune e di delineare le strategie future del MR. Come già spiegato nella newsletter, che avrai ricevuto, il programma sarà molto denso e soprattutto molto partecipativo. Saremo tutti coinvolti prima in due momenti di formazione, poi nella discussione democratica sul futuro del MR, infine nel lavoro dei Dipartimenti. Troverai qui l'Ordine del giorno dell'Assemblea.

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Il Ballo del tipTAP

Il ballo del

tipTAP

        Conte e Di Maio sembrano Ginger Rogers e Fred Astaire impegnati in un balletto di successive e contraddittorie dichiarazioni per giustificare il proseguimento del TAP, ossia del Trans Adriatic Pipeline. Dopo aver cavalcato, con l’obiettivo di ottenere facili consensi, l’onda di una protesta giustificata soprattutto dall’arroganza con cui è stata gestita l’opera dai governi precedenti, che non hanno debitamente informato e coinvolto nelle scelte i connazionali, tali dichiarazioni servono, appunto, per giustificare una scelta obbligata e ineludibile. Non dimentichiamo inoltre che il percorso ha passato tutte le verifiche ambientali ed è stato scelto anche perché l’opzione più a nord andava a intaccare le praterie di posidonie dei fondali attraversati. Tutta colpa di Conte e di Maio? Assolutamente no. Hanno ereditato una situazione comunque già compromessa.

        I governi precedenti hanno giocato malissimo e con arroganza la carta TAP. Non hanno innanzitutto reso partecipe la popolazione sulle implicazioni di questa opera, non li hanno consultati per arrivare a un piano condiviso, non hanno lasciato opzioni sul percorso della realizzazione.   Tutto sommato venire incontro ad eventuali richieste locali su marginali deviazioni del percorso o su dove installare le centrali di compressione, cioè cifre di pochi milioni di euro, vista la posta in gioco, avrebbe inciso relativamente sui costi totali, tenendo presente anche i costi stessi delle continue interruzioni dell’opera e dell’apparato delle forze dell’ordine schierato. Vedersi improvvisamente arrivare uno spiegamento degno di qualche film hollywoodiano catastrofista o di invasioni aliene non può che aver esacerbato gli animi anche della parte di popolazione più possibilista sul compromesso. Insomma, lo stato non ha minimamente applicato la convenzione Aarhus sull'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia in materia ambientale, convenzione ratificata il 16 marzo 2001. Che fare allora?

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Comunicato Stampa Movimento Roosevelt - L'Atac va riformata, non privatizzata

Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, nel corso di una chiacchierata video con Marco Moiso, vicepresidente dello stesso movimento, ha espresso il suo parere referendum che in queste ore sta chiamando alle urne i cittadini romani per decidere le sorti di Atac, l'azienda municipalizzata concessionaria del trasporto pubblico della città metropolitana di Roma: "Devo essere sincero, questa storia di Atac personalmente non mi appassiona, ritengo questo referendum una solenne perdita di tempo. Sia chiaro, non sono né contro le liberalizzazioni, a patto che queste non siano mascherate da privatizzazioni oligopolistiche, né ideologicamente a favore del permanere statale sempre e comunque di qualunque servizio. Però, prima di tutto, bisogna sfatare questo falso mito, ovvero che privato è sempre uguale a bene e che pubblico è sinonimo di male. L'esempio lo abbiamo proprio in casa nostra, in Italia, a Milano con l'ATM, l'azienda di trasporto pubblico milanese, che non solo funziona bene ed è un gioiello di virtuosismo garantendo un servizio efficiente ed efficace, ma addirittura da più parti si chiede di esportarne il modello fuori dai confini nazionali, in Europa".

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Salvate il soldato Trenta.

 

Salvate il soldato Trenta.

        La guerra… per tenerla lontana, bisogna avere il coraggio di pensarci (Jean Guitton), cioè il terribile motto latino Si vis pacem para bellum, è ancora oggi drammaticamente valido, e non è che se giri la testa da un’altra parte, o fai finta che il problema non esista lo esorcizzi, anzi, ti ritornerà ancora più drammaticamente e non avrai gli strumenti per esorcizzarlo.

        Bisogna dare atto ai 5 Stelle di aver fatto una scelta azzeccata per quanto riguarda il Ministro della Difesa. La ministra Trenta è una persona competente, proviene da esperienze nella Difesa, ha proseguito la sua esperienza lavorativa e di docente in settori adiacenti a quelli della Difesa stessa. Voci di stampa via via più insistenti riportano attriti sempre più crudi tra Di Maio e la Ministra in questione. L’oggetto del contendere è il bilancio stesso del ministero e il finanziamento di alcuni progetti industriali. Il primo contrasto si è avuto quando è stato negato il finanziamento per tre progetti urgenti o ritenuti tali: lo sviluppo del missile CAMM-ER,

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Geopolitica: cosa è esattamente?

 

 

Inauguriamo oggi il nuovo Dipartimento geopolitica e Difesa con un articolo che introduce e tenta di delineare il termine geopolitica cercando nel contempo di far comprendere che il termine non è sinonimo di un astruso gioco diplomatico ma un qualcosa che ha un impatto sulle vite di tutti noi, anche se non ce ne rendiamo conto. Un po’ per volta tenteremo di capire cosa c’è dietro ad affrettate notizie di agenzie e giornalistiche e come eventi che sembrano apparentemente fulmini a ciel sereno in realtà hanno gestazioni molto lunghe e complesse che una minima comprensione e attenzione agli avvenimenti possono far prevedere. E l’Italia come si pone in questo complesso groviglio?

 

 

Il ruolo e gli interessi dell’Italia da un punto di vista geopolitico Parte prima

    Geopolitica è oramai un termine divenuto di moda, spesso usato a sproposito e mal compreso.

Il Devoto Oli definisce il termine “Lo studio delle motivazioni geografiche che influenzano l'azione politica". Descrizione ineccepibile ma oltremodo riduttiva. Il dizionario Hoepli parla di “Studio del rapporto fra i caratteri geografici e quelli politico-economici di un paese.” Anche qui la descrizione è schematica e insufficiente a capire e a delineare una disciplina che comunque ha un’indeterminatezza intrinseca.

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Assemblea Generale MR del 24-25 novembre 2018: secondo comunicato e aggiornamento Ordine dei lavori

Facendo seguito a:
ribadiamo che, su richiesta esplicita della neo-eletta Segretaria Generale del Movimento Roosevelt (elezione avvenuta lo scorso 14 luglio 2018), Patrizia Scanu, la Presidenza MR (cui spetta la prerogativa di convocare e presiedere simili riunioni) ha indetto una Assemblea Generale MR per i giorni di sabato 24 e domenica 25 novembre.

Appuntamento a partire da sabato 24 novembre alle ore 8:45 (onde consentire un inizio puntuale dei lavori alle ore 9:00), a Roma, presso l'Istituto Sant'Orsola sito in via Livorno 50/a (zona piazza Bologna).

In realtà,l'Assemblea Generale vera e propria avrà svolgimento dalle 14:45 alle 19:00 circa di sabato 24 novembre. Ma sarà preceduta e poi seguita (tra mattina di sabato 24 e mattina di domenica 25 novembre) da attività collaterali di grande interesse e importanza proprio in relazione ai veri e propri lavori assembleari e in rapporto più generale con la vita interna ed esterna del Movimento.

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Un autunno "caldo" per il Movimento Roosevelt: cominciamo dai Dipartimenti

Anche se sottotraccia, continua incessante il lavoro di riorganizzazione del MR, cominciato durante l'estate. Un po' per volta, la fisionomia organizzativa del MR sta prendendo forma. Ora più che mai occorre la collaborazione dei soci, perché solo con il contributo di tutti si possono approfondire le questioni e avanzare proposte politiche in linea con le aspirazioni espresse nello Statuto.

Durante l'Assemblea generale del 24-25 novembre 2018 a Roma, tutti gli iscritti MR saranno invitati a partecipare ai lavori di un Dipartimento a scelta. Ci sono stati alcuni aggiustamenti in questi mesi e alcuni Dipartimenti risultano ancora privi di un Direttore, ma si tratta di un work in progress che continuerà nei prossimi mesi.

Per iscriversi ai lavori di domenica 25, occorrerà prenotarsi per e-mail scrivendo a Gabriella Toma (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) entro il 22 novembre e precisando con quale Dipartimento si vorrebbe collaborare per le sessioni parallele della mattinata.

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Una stagione per le riforme costituzionali?

img 70 anniversario costituzione 726eeCostituita circa due anni fa - a chiusura del Convegno del Movimento Roosevelt svoltosi presso il Teatro Anfitrione di Roma - la Commissione M.R. per la riforma della Costituzione nasceva dall'esigenza di dare maggiore concretezza ai concetti di "sovranità popolare" e di "democrazia", così da garantire ai cittadini una reale partecipazione alla gestione della cosa pubblica.

La necessaria difesa della Costituzione Repubblicana, infatti, non va scambiata con l'immobilismo, e la giusta rivendicazione della sua piena attuazione deve farci consapevoli che, se in circa settanta anni di vita molti dei suoi principi non hanno trovato concreta attuazione, ciò significa che erano forse suscettibili di varia interpretazione, secondo uno spirito di parte e in base alla volontà dei governi che nel tempo si sono succeduti. Al contrario, più di una modifica in senso peggiorativo è stata introdotta sbrigativamente nel testo che i padri costituenti ci hanno consegnato nel lontano 1948.

Occorre tuttavia rammentare che alcuni articoli della Costituzione sono da considerarsi immodificabili: l'art.138 che sottopone le procedure di riforma costituzionale ad una precisa e complessa normativa, l'art.139 che istituisce la forma repubblicana, gli articoli 2, 13-26, 24 e 27, in quanto attengono al diritto di libertà e ai diritti inviolabili dell'uomo, l'art.5 che sancisce l'unità e l'indivisibilità della Repubblica. Sarebbero inoltre immodificabili, secondo la giurisprudenza costituzionale, ma non in base ad un preciso dettato, anche tutti i primi 12 articoli, perché ritenuti i Principi Fondamentali che "appartengono all'essenza dei valori supremi sui quali si fonda la Costituzione italiana". Così, per esempio, l'art.1 sarebbe intangibile in quanto sancisce che tutto l'ordinamento dello Stato si basa sul principio della sovranità popolare. Il che significa che una modifica dell'art.1, che declini in modo più ampio e significativo il concetto di tale sovranità, debba ritenersi possibile.

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ANVASISQUV. Una rivoluzionaria proposta politica rooseveltiana che supera il concetto del PIL come principale criterio valutativo della prosperità di un sistema economico-sociale

 ANVASISQUV?
Una parolaccia in una lingua arcaica o molto esotica?
Un misterioso acronimo di ascendenza esoterica?
Nulla di tutto ciò.
Si tratta di una brillantissima idea partorita nei pressi di Palazzo Chigi, sede della Presidenza del Consiglio italiana, da parte di personaggi di alto spessore che con quel Palazzo collaborano...
Personaggi che hanno robuste simpatie per il metapartitico Movimento Roosevelt.
E siccome il MR condivide parola per parola il senso, la finalità e l'esigenza non più procrastinabile di rendere concreta questa idea, la Presidenza del Movimento assume volentieri l'onere di farla propria e di metterla nell'agenda politica rooseveltiana, inserendola a breve anche nell'Ordine dei Lavori dell'imminente Assemblea Generale MR del 24-25 novembre 2018 (su cui vedi: Assemblea Generale MR del 24-25 novembre 2018: primo comunicato di convocazione)
Anzi, visto che dai dintorni di Palazzo Chigi proviene lo spunto, sarà cura del metapartitico Movimento Roosevelt re-indirizzarla, in forma ufficiale e incalzante, proprio al Governo Conte e all'intero Parlamento italiano (maggioranza giallo-verde in primis, ma anche senatori e deputati di opposizione onesti intellettualmente e desiderosi di operare per il bene del sistema-Italia).

Come Movimento Roosevelt, dunque, siamo lieti di presentare la proposta di istituzione di una "Agenzia Nazionale per la Valutazione Sistemica della Qualità della Vita".

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