News da tutti i dipartimenti

Comunicato stampa Movimento Roosevelt - Magaldi: Draghi bussa alla massoneria progressista, dal Quirinale potrebbe contribuire a smontare l'euro-sistema neoliberista e neoaristocratico

Il presidente del Movimento Roosevelt si sbilancia sul futuro dell'ex capo della Bce, e aggiunge: il "fratello" Napolitano dovette dimettersi in seguito al mio libro "Massoni"

Chi meglio di Mario Draghi, osannato dagli eurocrati del rigore, potrebbe aiutare l'Italia a uscire dalla trappola dell'austerity, se davvero abbracciasse l'economia keynesiana? Se lo domanda Gioele Magaldi, di fronte all'ipotesi che vede Draghi al Quirinale dopo Mattarella. "Il massone neoaristocratico Draghi è davvero "pentito" delle sue malefatte? Dopo esser stato fino a ieri uno dei massimi artefici del rigore europeo, ora ha addirittura evocato il ricorso alla Modern Money Theory, la più estrema delle teorie keynesiane".

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Mario Draghi al Quirinale? Speriamo. Qualunque cosa faccia, servirebbe alla causa.

Mario Draghi al Quirinale? Speriamo. Qualunque cosa faccia, servirebbe alla causa.

In questo video spiego perché ci sarebbe da rallegrarsi qualora Mario Draghi dovesse essere eletto a Presidente della Repubblica. 

https://www.facebook.com/marco.moiso/videos/10221047950930353/


Gli Ammazzacaffè Roma/Milano: 13 Novembre 2019

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A Roma, il 13 novembre, debutto autunnale per il secondo anno consecutivo dell' evento radiofonico Gli AmmazzaCaffè Roma/Milano, che sarà trasmesso in diretta dal Caffè letterario, a partire dalle ore 18 su Radio 100passi (è disponibile l’app gratuita radio100passi per android).

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Master Roosevelt in Scienze della Polis

 

Master Roosevelt in Scienze della Polis

 

Siamo finalmente pronti a partire con il Master in Scienze della Polis del Movimento Roosevelt: un corso dalla qualità inedita che darà ai partecipanti tutti gli strumenti necessari per comprendere e lavorare sulla cosa pubblica.


https://youtu.be/xQ4SlU8SsTA

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Rooseveltpedia: la nuova piattaforma enciclopedica

Rooseveltpedia: la nuova piattaforma enciclopedica



C'è bisogno di una piattaforma enciclopedica che racconti anche quella parte di storia, e quelle realtà, che il mainstream, incluso Wikipedia, si rifiuta di coprire.

Rooseveltpedia sarà esattamente questo: un luogo di in cui scrivere le parti della storia finora rimaste in ombra.


https://youtu.be/rzvXuMIc21I

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Liborio Signorelli Commissario MR Sicilia

Liborio Signorelli Commissario MR Sicilia

 

In Sicilia il Movimento Roosevelt è pronto a mettere in campo una serie di iniziative importanti e incisive: per questo motivo è stato nominato commissario Liborio Signorelli.

 

Chi volesse darsi da fare per cambiare il ruolo della Sicilia in Italia e nel Mediterraneo, partecipando alle attività del metapartitico MR, ci può contattare tramite il sito ufficiale.

https://youtu.be/Svx3Fe8uqlc

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Commissariamento regionale MR

Commissariamento regionale MR

 

È il momento di ripartire con attività costanti sul territorio. Il commissariamento del gruppo MR della regione Lombardia ha dato, e sta dando, ottimi frutti. Per questo, una ad una, tutte le regione saranno commissariate: ovvero ristrutturate secondo un modello capillare ed efficiente che dia spazio e merito, oneri e onori a tutti coloro che vorranno darsi da fare.

https://youtu.be/0Pk63zRNjpk

Il Salotto Rooseveltiano: Popoli in rivolta. Che succede nel mondo?

Il Salotto Rooseveltiano: Popoli in rivolta. Che succede nel mondo?

Dal Cile a Hong Kong, passando per Venezuela, Libano e Barcelona, luoghi molto distanti tra loro, non solo geograficamente, si sono alzati quasi contemporaneamente dei moti di protesta popolare che hanno riempito i notiziari di tutto il mondo.

C'e' una linea sottile che accomuna questo sentimento di ribellione popolare a livello globale, a prescindere dalle differenze tra le singole manifestazioni?

A seguito del primo "Salotto Rooseveltiano", svoltosi lo scorso mese a tema "Brexit e Italexit - Oltre la propaganda", la sezione William Beveridge del MR di Londra propone un nuovo appuntamento per questo format innovativo ed ha l'onore di ospitare di nuovo Gioele Magaldi​ , Gianfranco Pecoraro​ (Carpeoro) e Roberto Hechich​ in collegamento virtuale, a condividere la loro idea e le loro analisi su questo nuovo interessante argomento.

Vi aspettiamo numerosi dal vivo, nella nostra solita sede londinese e online, in diretta sul canale YouTube del Movimento Roosevelt

Martedì 12 Novembre 2019
alle 19:30 (ora UK)/ 20:30 (ora IT).

INCA CGIL - Italian Advice Centre
124 Canonbury Road, London N1 2UT

La Pagina Evento: https://www.facebook.com/events/481621485777618/




FB Salotto Moti Popolari 3833d

MR Lazio: Riunione venerdì 8 novembre 0re 16

MR Lazio: Riunione venerdì 8 novembre ore 16


Questo venerdì 8 Novembre avrà luogo la riunione del gruppo del Movimento Roosevelt Lazio a Roma, a partire dalle ore 16:00 , presso il Teatro “Lo Spazio” di Via Locri 42/44 (zona San Giovanni in Laterano) Coloro che non potranno presenziare, avranno modo di guardare in differita il video dell’incontro, che verrà pubblicato on-line.

 

 https://www.youtube.com/watch?v=bLUN6LlsUjc

MR: Contro gli antieuropeisti e i finti europeisti

MR: Contro gli antieuropeisti e i finti europeisti

Oggi, sia gli antieuropeisti che i sedicenti europeisti, lavorano nei fatti per una Europa divisa (rispettivamente quella degli Stati e quella della dis-Unione Europea) che è funzionale a chi decide le sorti del pianeta tramite istituzioni finanziarie. Il Movimento Roosevelt rivendica la sovranità popolare, da ottenere a ogni livello di governance: municipale, cittadino, regionale, nazionale e sovranazionale. La gestione della moneta è uno dei pilastri della democrazia e le dichiarazioni di György Matolcsy mettono in luce una gestione privatistica e utilitaristica dell'Euro.

Su questo ha ragione il governatore della Banca d’Ungheria. Ma attenzione, questo non deve voler dire che l’Euro e l’Europa non possano cambiare. Il modo migliore per combattere il neoliberismo su scala mondiale è costituire una Europa politica, social-liberale, con una economia basata su politiche post-keynesiane che dimostri che un’altra Europa, e un altro mondo, sono possibili.

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=RZkFGmNxdPU

L'Importanza strategica, geopolitica delle partecipate statali. Parte seconda: Leonardo

La seconda parte delle valutazioni sulle partecipate statali riguarda Leonardo, a firma dell'acuto e brillante Antonio Avigliano. Abbiamo precedentemente visto l'importanza di ENI per quanto riguarda l'indipendenza energetica dell'Italia, ma anche riguardo la ricerca sulle rinnovabili. Ora si esamina un altro colosso delle partecipate statali, che fa la parte del leone in un comparto che produce 13,5 miliardi l'anno solo nel settore areonautica e difesa, occupa 160.000 addetti ed esporta il 70% della produzione. Soprattutto permette all'Italia di rimanere nel novero delle nazioni di primo livello per quanto riguarda la produzione di altissima tecnologia, di mantenere una certa indipendenza nel settore degli approvvigionamenti della difesa, permettendo inoltre al paese di partecipare alla pari in progetti congiunti che poi hanno una notevolissima ricaduta a cascata sulle piccole e medie imprese nell'avanzamento tecnologico, tramite anche lo sfruttamento dei conseguenti brevetti. Il prestigio concreto che questo comporta, il "ranking" che ci porta l'essere una potenza tecnologica in settori chiave è una carta da giocare anche in termini geopolitici nel rapporto con le altre nazioni.

ENI & LEONARDO & FINCANTIERI: il ruolo delle partecipate statali nella crescita dell’Italia

Parte II: Leonardo
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                Il focus su Leonardo (ex Finmeccanica) partedalla firma del Memorandum of Understanding con CdP (Cassa Depositi e Prestiti) ed ELITE sulla “ELITE Leonardo Lounge”. Di cosa si tratta nello specifico?

L’accordo siglato prevede la nascita di una collaborazione finalizzata a sostenere la crescita dei fornitori strategici di Leonardo, strutturare e mettere a disposizione strumenti e soluzioni, finanziari e non, nell’ottica di accelerarne e supportarne i piani di sviluppo.

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Movimento Roosevelt Umbria e Movimento Roosevelt Lazio si riuniscono in contemporanea (a Roma e a Perugia) Venerdì 8 novembre 2019

Come richiesto dal Coordinatore regionale Umbria MR Simone Casagrande Moretti, informiamo la comunità rooseveltiana e la pubblica opinione che i rooseveltiani umbri si riuniranno Venerdì 8 novembre 2019, dalle 17:30 alle 19:30 a Ponte Felcino (Perugia), presso la Biblioteca “Altrementi”, sita in Via Giacomo Puccini 86.

Questo il Comunicato integrale diramato dal Coordinamento regionale Umbria MR:

 

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Comunicato stampa Movimento Roosevelt - Magaldi: dall'ungherese Matolcsy un salutare scossone all'euro-sistema, tornare alla sovranità nazionale è meglio che restare nella Disunione Europea

Il presidente del Movimento Roosevelt: sono ultra-europeista, ma non con questa Bce gestita da banchieri privati e massoni reazionari, complici degli ambienti – americani e russi – che lavorano perché l'Europa rimanga debole e divisa

Dalle colonne del "Financial Times", il governatore della banca centrale ungherese ha squarciato il velo sulla "fiction" dell'Europa unita, "che in realtà non esiste". Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, apprezza le clamorose dichiarazioni di György Matolcsy, proprio nel giorno del primo discorso della neopresidente della Bce, Christine Lagarde, secondo cui bisognerebbe "restituire la moneta al popolo". Parole pesantissime anche da Matolcsy, che giudica l'euro "un errore" e addirittura "una trappola, un dogma nocivo", in assenza di un bilancio comune europeo che sostenga le economie nazionali. "Musica, per le nostre orecchie", commenta il social-liberale Magaldi, fautore di una visione post-keynesiana dell'economia: "La Disunione Europea avrebbe bisogno di una Bce controllata dai governi, di eurobond per eliminare il ricatto dello spread e di una Costituzione politica". Magaldi si dichiara ultra-europeista, ma ammette: "Piuttosto che avere un'Europa così, dilaniata dai dissidi tra le cancellerie, meglio azzerare Bruxelles e tornare alla piena sovranità nazionale, per poi eventualmente ripensare, in modo democratico, gli Stati Uniti d'Europa".

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Un nuovo lucido e puntuale intervento congiunto di Emilio Ciardiello, Ruben Giavitto e Alessandro Loreto sull'Africa, la penetrazione cinese e l'Occidente che completa gli interventi precedenti ed è prologo dei successivi che riguarderanno le prospettive di integrazione economica del continente.

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Riprendendo le analisi illustrate nei precedenti articoli, dobbiamo tener presente che la penetrazione cinese nei singoli stati africani rientra nel più grande e immenso progetto transcontinentale e transoceanico che è la Nuova Via della Seta, meglio conosciuta come "Belt and Road Initiative" (BRI). La penetrazione cinese segue l’epoca del colonialismo occidentale che ha prodotto la dominazione e lo sfruttamento del suolo africano e una certa occidentalizzazione del tipo di strutture statali e anche di parte del panorama culturale. Naturalmente, essendo calate in epoche storiche differenti, la penetrazione cinese è profondamente differente da quelle passate, è più simile a quella fatta dagli USA, dal dopoguerra, cioè nel senso più marcato di egemonia economica. Il gigante asiatico, a seconda delle circostanze, ha preso determinati schemi dal vecchio colonialismo occidentale e li ha rielaborati in versione propria per poi applicarli in ambito politico-economico-commerciale. Si ricorda che la Cina va ormai considerata un attore geopolitico mondiale con cui bisogna e bisognerà sempre più fare i conti e che della globalizzazione, per innumerevoli motivi talvolta anche in contrasto fra loro, ne ha tratto i maggiori benefici.

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La Regione Sconosciuta: la recensione

La regione sconosciuta: thriller e gnosi

 

La recensione dell'ultimo libro di Sergio Magaldi: La Regione Sconosciuta. Questo romanzo, con tutte le caratteristiche di un vero thriller è anche, e sopratutto, uno scritto gnostico: una ricerca del rapporto tra l'uomo, le religioni e la spiritualità.

 

Accetterà il protagonista il suo fato? Quale sarà il verdetto dei "giudici"? Lo scopriremo leggendo questo libro, tutto d'un fiato.

 

[https://youtu.be/xt1qa6yVe0g]

Assemblea Generale MR 14 Dicembre 2019: Presentazione programma, elezione del Presidente e votazione del nuovo statuto

Assemblea Generale del Movimento Roosevelt 

Il 14 Dicembre a Roma avrà luogo una importante assemblea del Movimento Roosevelt. In questa occasione voteremo per il Presidente (chiunque potrà correre) e per il nuovo statuto. Inoltre, verrà ufficialmente presentato il programma MR (già disponibile sul sito).

 

https://www.youtube.com/watch?v=xt1qa6yVe0g

Ibrahim Awwad Ibrahim Ali al-Badri al-Samarrai (fu vera morte?) i Curdi siriani e il resto del mondo

Ibrahim Awwad Ibrahim Ali al-Badri al-Samarrai (fu vera morte?)

i Curdi siriani e il resto del mondo
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Ibrahim Awwad Ibrahim Ali al-Badri al-Samarrai detto Abu Bakr Al Baghdadi non poteva sparire in un momento migliore. Poco importa, come affermato anche da Gioele Magaldi, se sia morto effettivamente o meno, quello che conta è il significato mediatico e la conseguenza dell’avvenimento. Ci sono elementi che fanno propendere per una morte effettiva del califfo, altri destano qualche dubbio. Da una parte ci sono militari ed ex generali che rimproverano a Trump di aver rivelato tattiche e strategie delle SOF(special operation force) americane della Delta Force come ad esempio l’abbattere muri per evitare le possibili trappole nelle entrate delle abitazioni, il numero di elicotteri impiegato otto (8) il tempo di volo 1h e 10 minuti (1,1h) da cui si può tentare di dedurre la località di partenza e arrivo, l’aver tratto in salvo undici (11) bambini (che potrebbero far pensare a un atteggiamento ingenuo o incauto di Trump, quindi sincero, anche se nostro parere può essere un messaggio a chi può intendere), dall’altra ci sono perplessità sia nel racconto stesso di Trump, poiché non può aver sentito e visto in diretta gli ultimi momenti del califfo, dato che le telecamere dei soldati non potevano trasmettere dal sottosuolo, quindi non può aver visto Al Baghdadi piagnucolare e farsi esplodere con tre (3) dei suoi figli. Oltretutto desta perplessità sia la durata e le modalità dell’azione al suolo, quattro ore sono davvero tante per un raid (azioni di questo tipo devono di solito essere rapidissime per poter essere risolutive) e senza alcuna perdita e neppure feriti, sia il pronto riconoscimento del DNA del califfo probabilmente contaminato e mescolato anche a quello dei figli, visto che i corpi sono stati maciullati dall’esplosione (anche se si afferma che la testa sia rimasta fortunosamente intatta e un primo riconoscimento, pure visivo, sia stato fatto in base alla stessa). In condizioni ottimali ci vogliono circa un paio d’ore per l’analisi del DNA e le tempistiche tra il raid, partito alle 23 ora locale, la durata dell’azione e le prime indiscrezioni arrivano al limite delle possibilità tecniche.. Anche gli antefatti sono più da romanzo di Tom Clancy che da storia realmente possibile. Il tradimento di un uomo che ha avuto un parente ucciso dall’ISIS e che ha procurato il sangue del califfo per il riconoscimento del DNA (come se fosse facile procurarsi il sangue di un uomo irraggiungibile, e poi perché il sangue e non una ciocca di capelli o un pezzo d’unghia che sarebbe stato più facile?) o di una donna che ha collaborato con le formazioni femminili del’YPG (sommo sfregio per le ideologie di Baghdadi) se non impossibili, sembrano improbabili. Un generale russo, malgrado Trump abbia ringraziato anche la Russia per aver lasciato libero un corridoio per il transito di elicotteri, dichiara che i sensori russi non hanno assolutamente rilevato alcun sorvolo delle zone interessate da parte di mezzi volanti occidentali. E’ vero che gli elicotteri probabilmente hanno viaggiato molto bassi, appunto per non farsi rilevare da dispositivi di intercettazione, è vero che gli strumenti di rilevazione russi e siriani in quella zona non sono sicuramente ottimali e non possono competere con quelli della madrepatria e che ci vorrebbe un aereo radar per monitorare con precisione i velivoli a bassa quota, però lascia perplessi, se ciò dovesse corrispondere alla verità, che i Russi, malgrado siano stati preavvertiti, non abbiano rilevato proprio niente. Certo, potrebbe essere una manovra per offuscare l’incontestabile vittoria mediatica degli USA, ma soprattutto i Russi avevano interesse all’eliminazione del capo dell’ISIS. E poi, perché andare a gettare in mare i resti, che è anche uno spregio per i rituali islamici, quando tutta l’operazione si è svolta molto lontano dal mare?

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PSAI, MR Lazio e "La regione sconosciuta": appuntamento per l'8 Novembre 2019 a Roma

Incontro PSAI, MR LAZIO e presentazione de "La regione sconosciuta" di Sergio Magaldi


Venerdì 8 Novembre a Roma ci sarà un significativo e piacevole evento nel quale si discuterà dei presupposti politici dello PSAI (il tanto aspettato Partito che Serve All'Italia), si riunirà il Movimento Roosevelt Lazio e verrà presentato l'ultimo romanzo di Sergio Magaldi: La regione sconosciuta.

L'incontro avrà luogo a Roma preso il teatro Lo Spazio, Via Locri 42/44 a partire dalle 14:30, fino alle 19:00.

https://youtu.be/Uoonm2WI7Cw

Uk e Russia: tra imperi perduti e ruoli futuri

Un brillante e acuto scritto di Emilio Ciardiello che completa per certi versi l'analisi sulla Brexit. Due nazioni che nonostante le diffidenze e rivalità reciproche hanno molto in comune. Due nazioni che si sentono ancora imperiali. Due nazioni che avevano  perso un'impero ma non  avevano (hanno) trovato un ruolo. Due nazioni che hanno (avevano) perso l'Europa (la Russia il Patto di Varsavia) ma non hanno (ancora) ritrovato un impero.
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Rapporti UK – Russia alla luce di una possibile Brexit

Sebbene non sia ancora chiaro se e come avverrà, sembra che il Regno Unito si avvii in un modo o nell’altro verso la Brexit. Ci si domanda quali potrebbero essere gli effetti di una possibile Brexit sui rapporti diplomatici e politici tra la Federazione Russa e il Regno Unito.

Ora è molto difficile poter immaginare quali saranno i rapporti tra il Regno Unito e un qualsiasi altro paese, quando non è chiaro se e come, dopo la Brexit, il Regno Unito riuscirà a rimanere, appunto, un Regno Unito.

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