News da tutti i dipartimenti

Assemblea Generale MR del 24-25 novembre 2018: secondo comunicato e aggiornamento Ordine dei lavori

Facendo seguito a:
ribadiamo che, su richiesta esplicita della neo-eletta Segretaria Generale del Movimento Roosevelt (elezione avvenuta lo scorso 14 luglio 2018), Patrizia Scanu, la Presidenza MR (cui spetta la prerogativa di convocare e presiedere simili riunioni) ha indetto una Assemblea Generale MR per i giorni di sabato 24 e domenica 25 novembre.

Appuntamento a partire da sabato 24 novembre alle ore 8:45 (onde consentire un inizio puntuale dei lavori alle ore 9:00), a Roma, presso l'Istituto Sant'Orsola sito in via Livorno 50/a (zona piazza Bologna).

In realtà,l'Assemblea Generale vera e propria avrà svolgimento dalle 14:45 alle 19:00 circa di sabato 24 novembre. Ma sarà preceduta e poi seguita (tra mattina di sabato 24 e mattina di domenica 25 novembre) da attività collaterali di grande interesse e importanza proprio in relazione ai veri e propri lavori assembleari e in rapporto più generale con la vita interna ed esterna del Movimento.

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Un autunno "caldo" per il Movimento Roosevelt: cominciamo dai Dipartimenti

Anche se sottotraccia, continua incessante il lavoro di riorganizzazione del MR, cominciato durante l'estate. Un po' per volta, la fisionomia organizzativa del MR sta prendendo forma. Ora più che mai occorre la collaborazione dei soci, perché solo con il contributo di tutti si possono approfondire le questioni e avanzare proposte politiche in linea con le aspirazioni espresse nello Statuto.

Durante l'Assemblea generale del 24-25 novembre 2018 a Roma, tutti gli iscritti MR saranno invitati a partecipare ai lavori di un Dipartimento a scelta. Ci sono stati alcuni aggiustamenti in questi mesi e alcuni Dipartimenti risultano ancora privi di un Direttore, ma si tratta di un work in progress che continuerà nei prossimi mesi.

Per iscriversi ai lavori di domenica 25, occorrerà prenotarsi per e-mail scrivendo a Gabriella Toma (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) entro il 22 novembre e precisando con quale Dipartimento si vorrebbe collaborare per le sessioni parallele della mattinata.

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Una stagione per le riforme costituzionali?

img 70 anniversario costituzione 726eeCostituita circa due anni fa - a chiusura del Convegno del Movimento Roosevelt svoltosi presso il Teatro Anfitrione di Roma - la Commissione M.R. per la riforma della Costituzione nasceva dall'esigenza di dare maggiore concretezza ai concetti di "sovranità popolare" e di "democrazia", così da garantire ai cittadini una reale partecipazione alla gestione della cosa pubblica.

La necessaria difesa della Costituzione Repubblicana, infatti, non va scambiata con l'immobilismo, e la giusta rivendicazione della sua piena attuazione deve farci consapevoli che, se in circa settanta anni di vita molti dei suoi principi non hanno trovato concreta attuazione, ciò significa che erano forse suscettibili di varia interpretazione, secondo uno spirito di parte e in base alla volontà dei governi che nel tempo si sono succeduti. Al contrario, più di una modifica in senso peggiorativo è stata introdotta sbrigativamente nel testo che i padri costituenti ci hanno consegnato nel lontano 1948.

Occorre tuttavia rammentare che alcuni articoli della Costituzione sono da considerarsi immodificabili: l'art.138 che sottopone le procedure di riforma costituzionale ad una precisa e complessa normativa, l'art.139 che istituisce la forma repubblicana, gli articoli 2, 13-26, 24 e 27, in quanto attengono al diritto di libertà e ai diritti inviolabili dell'uomo, l'art.5 che sancisce l'unità e l'indivisibilità della Repubblica. Sarebbero inoltre immodificabili, secondo la giurisprudenza costituzionale, ma non in base ad un preciso dettato, anche tutti i primi 12 articoli, perché ritenuti i Principi Fondamentali che "appartengono all'essenza dei valori supremi sui quali si fonda la Costituzione italiana". Così, per esempio, l'art.1 sarebbe intangibile in quanto sancisce che tutto l'ordinamento dello Stato si basa sul principio della sovranità popolare. Il che significa che una modifica dell'art.1, che declini in modo più ampio e significativo il concetto di tale sovranità, debba ritenersi possibile.

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ANVASISQUV. Una rivoluzionaria proposta politica rooseveltiana che supera il concetto del PIL come principale criterio valutativo della prosperità di un sistema economico-sociale

 ANVASISQUV?
Una parolaccia in una lingua arcaica o molto esotica?
Un misterioso acronimo di ascendenza esoterica?
Nulla di tutto ciò.
Si tratta di una brillantissima idea partorita nei pressi di Palazzo Chigi, sede della Presidenza del Consiglio italiana, da parte di personaggi di alto spessore che con quel Palazzo collaborano...
Personaggi che hanno robuste simpatie per il metapartitico Movimento Roosevelt.
E siccome il MR condivide parola per parola il senso, la finalità e l'esigenza non più procrastinabile di rendere concreta questa idea, la Presidenza del Movimento assume volentieri l'onere di farla propria e di metterla nell'agenda politica rooseveltiana, inserendola a breve anche nell'Ordine dei Lavori dell'imminente Assemblea Generale MR del 24-25 novembre 2018 (su cui vedi: Assemblea Generale MR del 24-25 novembre 2018: primo comunicato di convocazione)
Anzi, visto che dai dintorni di Palazzo Chigi proviene lo spunto, sarà cura del metapartitico Movimento Roosevelt re-indirizzarla, in forma ufficiale e incalzante, proprio al Governo Conte e all'intero Parlamento italiano (maggioranza giallo-verde in primis, ma anche senatori e deputati di opposizione onesti intellettualmente e desiderosi di operare per il bene del sistema-Italia).

Come Movimento Roosevelt, dunque, siamo lieti di presentare la proposta di istituzione di una "Agenzia Nazionale per la Valutazione Sistemica della Qualità della Vita".

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Consiglio di Presidenza MR: istruzioni per l'uso e composizione al 13 ottobre 2018

Presentiamo l'attuale composizione del CONSIGLIO DI PRESIDENZA del Movimento Roosevelt: ne entrano a far parte (per ora) Paolo Mosca, Gianfranco Pecoraro (Carpeoro), Sergio Magaldi, Roberto Tomaiuolo, Luongo Roberto, Carlo Toto, Giovanni Smaldone e Roberto Alice.

Nelle prossime ore, tanto sul sito che sul blog del Movimento Roosevelt, appariranno alcuni comunicati ufficiali che integrano, modificano e aggiornano le comunicazione di due documenti licenziati dalla Segreteria Generale MR lo scorso 12 settembre, e cioè:
Contestualmente, anche accedendo al link SQUADRA, tra poco sarà possibile trovarvi l'Organigramma aggiornato ad oggi del Movimento.
Anticipiamo ora su facebook alcune delle novità che saranno pubblicate a brevissimo su sito e blog MR.

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Paolo Savona: un grande intervento rooseveltiano al Senato della Repubblica

Paolo Savona è un grande economista, un grande sardo, un grande italiano, un grande europeo, un grande progressista di caratura cosmopolita, glocale e sovranazionale.

Paolo Savona crede fermamente nei valori autenticamente democratici e social-liberai di matrice rooseveltiana e keynesiana.

Su Savona, è opportuno leggere quanto se ne diceva in:

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Incontro regionale Lombardia MR di venerdì 26 ottobre 2018

Il Movimento Roosevelt è latore di molte potenzialità di crescita rivolte tanto ai suoi iscritti che a tutti gli altri cittadini. Il MR, in effetti, intende configurarsi come un instancabile motore di fermento democratico e social-liberale per la società civile.

Abbiamo la volontà di tradurre i nostri principi e scopi in esperienze ed iniziative concrete e di individuare i precisi obiettivi da perseguire a livello regionale e locale, favorendo anche una migliore familiarizzazione personale tra i soci.

E’ con questo spirito, dunque, che Presidenza e Segreteria Generale del Movimento Roosevelt hanno affidato alla socia MR Jancy Mary Beltrami l’incarico pro-tempore di Coordinatrice fino all’elezioni del nuovo Segretario Regionale Lombardia che si terrà venerdì 30 novembre 2018.

Ricordiamo a tutti i soci del Movimento Roosevelt Lombardia possono presentare la propria candidatura entro il 26 ottobre 2018.


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Assemblea Generale MR del 24-25 novembre 2018: primo comunicato di convocazione

Su esplicita richiesta della neo-eletta Segretaria Generale del Movimento Roosevelt, Patrizia Scanu, la Presidenza MR (cui spetta la prerogativa di convocare e presiedere simili riunioni) indice una Assemblea Generale del Movimento Roosevelt per i giorni di sabato 24 e domenica 25 novembre.

Appuntamento: a partire da sabato 24 novembre alle ore 9:00 a Roma, presso l'Istituto Sant'Orsola sito in via Livorno 50/a (zona piazza Bologna).

In realtà, l'Assemblea Generale vera e propria avrà svolgimento dalle 14:45 alle 19:00 circa di sabato 25 novembre.
Ma sarà preceduta e poi seguita (tra mattina di sabato 24 e mattina di domenica 25 novembre) da attività collaterali di grande interesse e importanza proprio in relazione ai veri e propri lavori assembleari e in rapporto più generale con la vita interna ed esterna del Movimento Roosevelt.

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"Gioele Magaldi racconta": una nuova trasmissione che inizia lunedì 8 ottobre 2018 alle ore 12:00 su Border Nights

Rilanciamo il seguente contributo apparso due giorni fa sul sito ufficiale di Grande Oriente Democratico:
e il seguente comunicato, in accompagnamento a quel contributo, apparso oggi sul Diario Facebook del Presidente del Movimento Roosevelt Gioele Magaldi:

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Marco Moiso designato Vicepresidente MR con delega ai rapporti con la Segreteria Generale

Dopo le ufficializzazioni parziali (alcune passibili di modifiche, nelle prossime ore) relative alla formazione dei Dipartimenti e dello Staff della nuova Segreteria Generale guidata da Patrizia Scanu (con la notifica anche della costituzione di Uffici, Gruppi e Commissioni che sono collaterali all'organo esecutivo generale MR), illustrate in:
abbiamo il piacere di annunciare che è in corso di riorganizzazione anche l'Ufficio di Presidenza, organo apicale del Movimento Roosevelt, il cui compito è ispirare, dare impulso e contribuire all’azione della Segreteria Generale, supervisionandone in ultima analisi l'operato.
Vi saranno diverse conferme e alcune significative novità.

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Comunicato Stampa Movimento Roosevelt - Mattarella difensore di quale Costituzione?

img libro Costituzione Italiana 671e3"Siamo sicuri che Sergio Mattarella sia all'altezza della carica che ricopre, in un momento tanto delicato e decisivo per il futuro del nostro paese? Lui è al corrente della situazione o è condizionato da chi manipola le leve finanziarie dell'economia?" Questi due interrogativi si è posto Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, in un colloquio video con Marco Moiso, coordinatore del movimento nel Regno Unito, all'indomani delle contestazioni mosse dal Capo dello Stato al Documento di Programmazione Economica Finanziaria presentato dal governo di Giuseppe Conte. Non solo Magaldi critica aspramente Mattarella ma ne torna a chiedere a gran voce le dimissioni, come aveva fatto già a suo tempo dopo il secco rifiuto a Paolo Savona come ministro dell'Economia: "Il Presidente della Repubblica si dice allarmato per il deficit al 2,4%? Io mi domando quale Costituzione lui pensa di difendere, quella democratica del 1948 o quella stuprata nel 2012 dal governo di Mario Monti con l'introduzione del pareggio di bilancio per fare un favore ai poteri finanziari occulti? Al Colle non si accorgono dell'ipocrisia del pensiero unico spacciato per verità di fede da finti uomini di Stato, interessati non al benessere del popolo sovrano ma solo quello dell'élite che gli ha fatti accomodare sulle loro poltrone?"

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Comunicato Stampa Movimento Roosevelt - Legge di Bilancio 2019 e Consiglio dei Ministri del 27 settembre 2018. Magaldi: attenzione alle trame dei massoni neoaristocratici Draghi, Visco e Cottarelli e secondo avvertimento al "Fratello" Tria

Gioele Magaldi, Presidente del Movimento Roosevelt e Gran Maestro del Grande Oriente Democratico, in una serie di interviste e interventi audio e video degli scorsi giorni mette in guardia sulle indebite ingerenze di Mario Draghi, Ignazio Visco, Carlo Cottarelli e altri personaggi dell'establishment politico-economico (italiano ed europeo) rispetto alla Legge di Bilancio 2019 che sta per essere licenziata dal Governo Conte.
Inoltre, Magaldi, dopo le dichiarazioni rese in:
lancia un secondo monito al Fratello massone Giovanni Tria.
A parere di Magaldi è assolutamente ridicolo e inaccettabile che il Fratello Giovanni Tria affermi di "aver fatto il proprio giuramento da ministro nell'interesse della nazione", collegando questo giuramento alla sua ostinata pervicacia nel voler difendere un paradigma economico ispirato alla più occhiuta e malnata austerità e nel considerare i privati diktat dei mercati come coincidenti con il bene collettivo dei cittadini.

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Comunicato Stampa Movimento Roosevelt - Magaldi avverte il governo Conte e il "fratello" Tria

img Conte Tria 1e065Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, nel corso di una chiacchierata (link al video) con Marco Moiso, ex coordinatore generale dello stesso movimento, ha lanciato un monito al governo di Giuseppe Conte: "Questo consenso che sta ottenendo il governo gialloverde è basato su un investimento per il futuro. È basato su una sorta di cambiale che presto gli italiani vorranno scontare. È stato detto che sarebbero state fatte delle cose, ma qui per ora di fatti se ne sono visti ben pochi, si semina poco e si raccoglie ancor meno". Ma attenzione però, perché la pazienza del popolo italiano non è infinita e così come ha bocciato severamente centrodestra e centrosinistra, dopo che per anni si erano spartiti il potere in una sorta di consociativismo fregandosene degli interessi degli italiani e lasciando che le decisioni nevralgiche venissero prese in altre sedi, ora è pronto a togliere fiducia e consenso anche a Lega e Movimento 5 Stelle fautori di questo governo: "Continuiamo a dare credito e aspettative a questo esecutivo, però è giunta l'ora che batta un colpo. Si parla, si discute ma si fa molto poco. Ecco perché non solo il Movimento Roosevelt si sta attrezzando con una riorganizzazione interna molto importante iniziata con l'elezione lo scorso luglio del nuovo Segretario generale Patrizia Scanu, ma torna di prepotente attualità il progetto del partito che serve all'Italia o per essere di supporto e aiuto all'attuale governo che sembra zoppicare, balbettare, cincischiare molto ma produrre poco o per sostituirsi in tutto e per tutto ad esso portando avanti un testimone politico molto importante perché solo dall'Italia può venire il cambiamento e non da nessun'altra parte".

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Il colpo di Stato delle élite: monopoli privati, neoliberismo e Massoneria neoaristocratica

img libro Massoni 02 db581Se l'obiettivo era il ripristino del potere di classe delle élite,
il neoliberismo era senz'altro la risposta giusta
(David Harvey, Breve storia del neoliberismo, Milano 2005, p. 106)


Riflettendo nel mio precedente articolo sulla compatibilità fra neoliberismo e democrazia, mettevo in relazione le privatizzazioni delle imprese di Stato, fra le quali le autostrade, avvenute negli anni '90, con il neoliberismo, che ha come parole-chiave quelle di libertà d'impresa, Stato minimo, privatizzazioni, liberalizzazioni, deregulation.

Mi soffermo ora, per chiarire meglio la mia posizione, sui fatti e sulle informazioni che la sostengono. La comprensione del quadro complessivo degli eventi permette infatti di rendersi conto del forte nesso esistente fra massoneria neoaristocratica e neoliberismo da una parte e fra neoliberismo e monopoli privati dall'altra. Tale nesso non è immediatamente visibile. A prima vista, si direbbe che la libertà del mercato predicata dalla teoria neoliberista sia in contraddizione con i monopoli privati e che in Italia, Paese del capitalismo di relazione, sia difficile configurare un'applicazione del neoliberismo alle politiche economiche. Niente sembrerebbe più lontano delle concessioni di beni pubblici come le autostrade regalate agli amici della Casta dall'idea della concorrenza e del libero mercato.

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Il neoliberismo è compatibile con la democrazia?

img piloni viadotto Morandi 5604aA poche ore dalla tragedia del crollo del viadotto Morandi a Genova, la prima riflessione di molti cittadini italiani sta andando alla questione tutt'altro che secondaria della privatizzazione dei beni e dei servizi pubblici. I numerosi crolli di viadotti, strade, scuole, infrastrutture del Paese, da sempre giustificata con i vincoli di bilancio, con il debito pubblico, con le richieste di austerity da parte dell'Europa, ci sta mostrando due fatti evidenti: che se non si spende in infrastrutture e manutenzione si mette in pericolo la vita delle persone, il turismo e l'economia di intere zone; e poi che la semplice privatizzazione di infrastrutture lucrose come le autostrade non porta con sé i meravigliosi benefici promessi dalla propaganda neoliberista degli anni '80 e '90, con la sua retorica del "privato è bello", della maggiore efficienza del privato rispetto al pubblico, dei vantaggi per gli utenti.

La verità è che con le privatizzazioni si sono spesso creati monopoli, posizioni di rendita di tipo feudale e ingiustificati guadagni per poche famiglie ricche e strettamente legate con i vertici della politica nazionale e internazionale, a danno dei cittadini, che pagano pedaggi assurdamente costosi, a fronte di un servizio tutt'altro che ineccepibile. In Italia i principali gruppi privati concessionari delle autostrade sono il Gruppo Gavio (che è il quarto operatore al mondo nella gestione di autostrade a pedaggio con un network di circa 4.156 km di rete e che in Italia, attraverso la società SIAS, gestisce circa 1.423 km di rete, fra i quali l'autostrada Genova-Ventimiglia), e il gruppo Atlantia, di proprietà dei Benetton. Un articolo de Il Fatto Quotidiano di qualche mese fa, a firma di Fabio Pavesi, metteva in evidenza gli enormi profitti del gruppo Atlantia (le autostrade italiane fino al 1999 furono di proprietà pubblica, del gruppo IRI, con il nome di Società Autostrade, diventata poi nel 2003 Autostrade per l’Italia S.p.A, 100% di proprietà del gruppo Atlantia, che gestisce autostrade a pedaggio anche in altri Paesi). Per essere precisi, 1,9 miliardi di utile operativo solo nel 2017 e solo per Autostrade per l’Italia S.p.A e un utile netto di 972 milioni in crescita del 19% sul 2016. Quale vantaggio ne viene ai cittadini italiani? Ovviamente nessuno. La autostrade a pedaggio sono una gallina dalle uova d'oro ad esclusivo appannaggio di potenti gruppi industriali, in assenza di qualsivoglia criterio di efficienza (come periodicamente si legge nelle riflessioni degli economisti più attenti, per esempio in questo articolo de Il Sole 24 ore). Molti ormai cominciano a rimpiangere i tempi dell'IRI, quando era lo Stato a gestire l'immenso patrimonio delle grandi infrastrutture del Paese. E molti si chiedono per quale ragione si dovrebbe continuare così.

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La prima azione che il partito che serve all'Italia deve mettere in campo: "Riconoscere il diritto alla conoscenza come diritto fondamentale dell'umanità" di Daniele Cavaleiro, Vicepresidente MR

L’articolo 3 dello statuto del Movimento Roosevelt definisce i principi e le finalità di questo meta-partito, ovvero:

Il Movimento Roosevelt ha anzitutto l’obiettivo di difendere, rigenerare e promuovere la sovranità popolare sostanziale e non solo formale (democrazia compiutamente dispiegata e funzionante, in termini sia rappresentativi che diretti) a tutti i livelli delle istituzioni pubbliche (e/o di interesse pubblico) locali, comunali, provinciali, regionali, nazionali, internazionali e sovranazionali dell’ecumene globalizzata, a partire dal fondamentale (per le sfide macropolitiche e macroeconomiche in corso nel xxi secolo) territorio italiano ed europeo. Il Movimento Roosevelt intende difendere e promuovere l’affermazione ideale e concreta dei diritti stabiliti nella dichiarazione universale dei diritti umani, approvata all’ Onu il 10 dicembre 1948, procedendo, laddove occorra, anche ad un loro ulteriore approfondimento e ampliamento intensivo ed estensivo. Tanto più conferendo nuovi e sacrosanti diritti a quelle persone di orientamento sessuale e relazionale non maggioritario che ne siano stati sinora privati, sotto ogni cielo del pianeta.

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