Massoneria e mafia?
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- Categoria: Politica/attualità
- Pubblicato: Giovedì, 23 Giugno 2016 07:38
- Postato da Davide Crimi
La domanda di fondo è: al di là dei giudizi morali, le società iniziatiche sono parte dell'esperienza umana? Sono o no un fenomeno antropologicamente costante, presente in ogni epoca? Sono tutte uguali per dottrina, rigorosità dei membri e congruenza tra propositi dichiarati e attività svolte in concreto?
Se accogliamo queste domande, possiamo fare qualche passo in avanti. Troveremo, in prima evidenza, che la Massoneria è solo una delle diverse forme possibili di organizzazione iniziatica, certamente la più diffusa e (mis)conosciuta, ma non certo unitaria e univocamente identificabile, con forme interne estremamente diversificate e complesse, storicamente determinate da posizioni poliitiche radicalmente differenti e contrastanti. Emergerà, soprattutto, che la Massoneria è stata indubbiamente il più grande araldo dell'Età dei Lumi e della Ragione, ma anche che la Massoneria è la grande malata del nostro tempo. Rimandiamo ad altra sede (i seminari della Libera Università Giordano Bruno) le analisi di dottrina e storiografiche. Sul presente, possiamo ben sostenere che c'è l'evidente necessità di un rinnovamento che sappia guidare, se non tutta, almeno le componenti migliori della Massoneria verso orientamenti moderni e progressisti, recuperandone la funzione storica e sottraendola agli orientamenti oscurantisti e opprimenti che hanno trasformato la speranza del progresso nell'attuale "sonno della ragione" che, invariabilmente, genera mostri. Ecco perché x'è bisogno del Movimento Roosevelt.