Aldo GiannuliLa recensione del libro di Magaldi promessa tempo fa da Aldo Giannuli (clicca per leggere), storico non verdissimo saltuariamente rilanciato dal blog di Beppe Grillo insieme al prof. Becchi ed altri simili raffinati pensatori, è finalmente arrivata (clicca per leggere). Aspettavo con ansia di leggere le profonde analisi partorite dalla penna di cotanto luminare, noto per avere per mesi discettato sul portale grillino circa la differenza fra il sistema elettorale maggioritario, quello proporzionale corretto e quello misto tendenzialmente scorretto. Ora, da uno abituato a macerarsi intorno all’applicazione dello scorporo e alla ripartizione dei seggi con scappellamento a destra, non è che ci aspettassimo chissà quale perla di saggezza. Però, a dirla tutta, non ci aspettavamo manco la totale cazzatina testé pubblicata dal (poco) noto filosofo “apuleio”. Non è facile commentare un ragionamento che rasenta il vuoto cosmico, ma ci proverò comunque. Fin dal titolo del suo superfluo articolo, “Gioele Magaldi: Massoni. La scoperta delle Ur-Lodges. Qualche considerazione di metodo”, Giannuli fa capire al lettore di non essere in grado di contestare nel merito alcunché, limitandosi a ripetere la solita noiosa solfa riguardante le mancata pubblicazione dei documenti a supporto delle tesi sostenute nel libro da Magaldi. Non pago di simile alzata d’ingegno, covando forse il recondito timore che un domani Magaldi possa per davvero dare alle stampe un corposo volume contenente in via esclusiva tavole architettoniche e verbali di loggia, il nostro caro storico si preoccupa fin d’ora di precisare che quand’anche Magaldi pubblicasse i documenti, il libro in questione andrebbe comunque ignorato perché chiunque potrebbe manometterli inserendo un timbro falso. Beh, bisogna ammettere di avere sottovalutato la sottigliezza di Giannuli, evidentemente suggestionato dalla recente visione del famoso film del libero muratore Antonio de Curtis, in arte Totò, “La Banda degli Onesti”. E’ possibile ritenere che Magaldi e relativi fratelli siano proprio ora intenti a far girare le sulfuree e nascoste rotative al fine di fabbricare documenti esoterizzanti da scambiare poi al mercato nero con due stecche di Muratti senza filtro? Chi può dirlo? Di certo Giannuli non è uno al quale la si dà a bere tanto facilmente. D’altronde, si chiede pensoso il metaforicamente sottile barese, come si può provare la presenza di Merkel all’interno della loggia Parsifal in una qualsiasi data del 2005, quando, in linea teorica, la Cancelliera tedesca avrebbe potuto tranquillamente trovarsi invece a Nova Gorica per giocare a canasta in compagnia di Putin, Schaeuble e Mario Draghi? La faccenda, effettivamente, si complica. All’interno dello sgangherato pezzo di Giannuli, è possibile inoltre scovare anche dei passaggi di rara comicità involontaria, tipo questo: “le logge citate non confermano e non smentiscono…”. Avete capito lettori de Il Moralista? Abu Bakr Al Baghdadi, per esempio, non ha avuto nemmeno il buon gusto, tra uno scannamento e un altro, di chiamare all’Università di Bari per smentire l’avvenuta affiliazione a fil di spada. Da una personcina così a modo come il Califfo non ci saremmo mai aspettati una simile mancanza di garbo. Si vede che la vicinanza con Grillo ha esaltato le latenti doti di cabarettista del nostro professore-politologo. Giannuli non si chiede come mai i mezzi di informazione abbiano totalmente censurato il contenuto esplosivo di un libro che meriterebbe di essere dibattuto alla luce del sole. Né Giannuli si domanda come mai nessuno fra i tantissimi personaggi citati, più o meno importanti, abbia fino ad oggi trovato il coraggio di fiatare. In compenso l’esperto filo-grillino in sistemi elettorali si stupisce in maniera alquanto provinciale del fatto che alcuni quotidiani nazionali abbiano deciso di dedicare qualche riga ad un testo che in qualsiasi Paese realmente democratico avrebbe invece scatenato un vero e proprio putiferio. Perché i giornalisti non provano ad interrogare sul punto i diretti interessati? Lo sa Giannuli che la senatrice pentastellata Laura Bottici ha presentato una interrogazione in Aula per sapere, sulla scorta delle cose rivelate da Magaldi, se per davvero Napolitano è stato affiliato presso la Loggia segreta Three Eyes? A Giannuli risultano reazioni in proposito? A noi no. Strano, considerato che molti parlamentari vennero in passato bacchettati per avere osato soltanto pronunciare il nome del divino ex Presidente. Insomma, in mezzo ad un profluvio di amenità vergate per tentare di criticare “il metodo”, Giannuli nel merito riesce a scrivere solo “sic” per manifestare disaccordo circa la lettura dello scontro fra la visione di Lenin e quella di Kerenskij offerta nelle pieghe del libro da Magaldi. “Sic”, “Gulp” e “Sob” in stile fumetti di Topolino, letti evidentemente da Giannuli con una attenzione maggiore rispetto a quella dedicata alla metabolizzazione del libro “Massoni”. Giannuli, dia retta a noi, approfondisca il sistema elettorale cipriota comparandolo con quello in voga nel Belgio. Mi sa che è meglio.   

P. s. Domani, Sabato 21 Marzo, a Perugia, si terrà il primo congresso nazionale del Movimento Roosevelt. Sono fiero e orgoglioso di stringere la mano ai tantissimi lettori che hanno deciso di fare un pezzo di strada insieme a noi in difesa della verità e della democrazia sostanziale.


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