Programma MR per la Difesa.
Revisione 2021.
Trascriviamo la puntata di GeD sulla revisione 2021 del programma MR sulla Difesa. qui il link https://youtu.be/Y7vAIPNk5Lo
In questo documento non ci occuperemo del programma dettagliato di MR, quinquennale per la difesa in quanto esso è stato già scritto nel 2020. (si rimanda quindi ad esso per una sua disamina dettagliata), in quanto riteniamo pleonastici e ridondanti dei semplici copia e incolla. Verranno quindi affrontati i cambiamenti di scenario, gli adeguamenti rispetto al nuovo bilancio della difesa italiano, le novità in tal senso occorse. Verrà anche comparato quello che è stato proposto e quello che è stato realizzato. In questo ultimo anno lo scenario è cambiato notevolmente a causa del Covid, e, anche se l’Italiano medio non se ne rende conto, concentrato com’è sul virus, la situazione internazionale si è notevolmente aggravata.
Premessa: evoluzione del quadro geostrategico
Il quadro internazionale nell’ottica della politica del Governo Draghi.
Degno di nota il fatto che nel discorso di insediamento del PdC Mario Draghi si faccia cenno al Mediterraneo Allargato, (come da noi più volte enfatizzato) concetto uscito dai circuiti della geopolitica e degli addetti ai lavori per avere un risalto istituzionale ai massimi livelli, con particolare attenzione alla Libia, ma anche ai Balcani, area di fondamentale importanza per i nostri scambi commerciali, che rivestono un rilievo assoluto, e non solo in campo geopolitico e strategico, essendo in molti casi questi paesi il primo importatore, ponendoci, caso unico in Europa, davanti alla Germania. Particolare attenzione viene ribadita anche al Mediterraneo Orientale ed ai rapporti da consolidare ulteriormente con Grecia, Malta e Cipro. Politiche da sempre auspicate, promosse e diffuse da MR. Condivisibile anche l’auspicio di alimentare i meccanismi di dialogo con la Federazione Russa, pur rimanendo fedeli alle alleanze tradizionali. Questo, a nostro avviso, in un’ottica di ponte tra Occidente e Russia al fine di un avvicinamento che mitighi le tensioni internazionali e favorisca il ristabilimento e consolidamento dei diritti umani e democratici all’interno della stessa Federazione, al fine di disinnescare le aree di attrito. In sintesi MR appoggia tali politiche.
MR ribadisce anche il quadro delle relazioni politiche e internazionali che vede al primo posto il rapporto con gli Stati Uniti, pur in un’auspicabilmente migliorata e più equilibrata ottica di rispetto per le esigenze e priorità reciproche, non sempre avvenuto, più per inadeguatezza della classe politica nostrana che dell’alleato. Di seguito, nell’ordine, Nato, Unione Europea, ONU, rapporti bilaterali con paesi non facenti parte di alleanze internazionali in cui siamo compresi.
Gli stanziamenti governativi per la Funzione Difesa rispetto al 2021 vs le proposte MR.
Il totale delle spese Difesa in senso lato (compresi oneri non direttamente connessi, Carabinieri ecc) è di 29.542 mln di euro
Totale spese militari in senso stretto 22.347 mln di euro (MiSE Funzione Difesa, MEF, 500 mln CC in missioni militari)
Totale Funzione difesa 16.916 mln di euro.
Vediamo in una tabella le spese 2020 quelle 2021 e la proposta MR
2020 |
2021 |
Differenza |
Proposta MR |
|
Funzione Difesa |
15452 |
16916 |
+1464 |
16.100 (+648) |
Fondi MiSE |
2944 |
3448 |
+504 |
4044 (+1100) |
Fondi MEF |
1308 |
1483 |
+175 |
1483 |
totale |
19.704 |
21847 |
+2143 |
21627 (+1923) |
Convenzionalmente si sono messi gli stessi fondi per il MEF in quanto questi sono gli oneri inerenti le missioni militari all’estero pianificate, quindi solo Min. DIF. può sapere quanto sarà la spesa e cosa esattamente pianificare.
L’aumento della spesa per la difesa è il più consistente probabilmente del nuovo millennio, e ha il triplice scopo di arrivare al raggiungimento della spesa media europea sul PIL per la difesa, all’incremento degli investimenti industriali della difesa che, più di qualunque altra voce ha il merito di aumentare il PIL (per ogni euro investito c’è un ritorno di 2,5-3,5 euro)
Come si vede la proposta di aumento di spesa è molto simile, MR proponeva circa 200 mln in meno, ma la ripartizione delle spese è diversa, in quanto il Dipartimento GeD di MR privilegiava il MiSE, quindi gli investimenti tecnologici e industriali per la Difesa, per, appunto, un aumento più rapido del PIL, coniugato a una più celere sostituzione degli armamenti più obsoleti con altri più innovativi. Infatti GeD proponeva l’avvio di una legge terrestre e una aeronautica di un importo decennale complessivo di 11 mld (1,1 mld/anno) per l’adeguamento e potenziamento dei mezzi di queste due forze armate. L’altra differenza fondamentale è prospettica, cioè GeD propone un incremento costante delle spese per la Difesa fino al 2025 con l’obiettivo di arrivare a 18,3 mld di euro di Funzione Difesa e il lancio per il prossimo anno di due ulteriori leggi decennali di 10 miliardi totali (1 mld/anno), una navale e una joint inerente programmi comuni tra più forze armate, spazio e dominio cyber, intelligence. Per il momento il Ministero della Difesa per i prossimi anni prevede di non incrementare ulteriormente gli stanziamenti, anzi, di diminuirli, anche se impercettibilmente.
Alla luce comunque degli adeguamenti del bilancio 2021 MR riformula così gli stanziamenti dal 2022 al 2024 (gli incrementi sono intesi come arrotondati e soggetti a moderate variazioni a seconda delle modifiche che sarebbero apportate in sede di pianificazione bilancio del Ministero stesso).
2022 Bilancio Funzione difesa invariato a 16.916 mln e avvio delle due leggi sopraddette per un importo di 1 mld/anno per 10 anni. S’intende che la legge aeronautica ed terrestre andrebbe approvata già quest’anno per divenire operativa il prossimo.
2023 Bilancio Funzione Difesa a 17,3 mld di euro con un aumento di 384 mln di euro
2024 Bilancio Funzione Difesa a 18 mld di euro per un incremento di 700 mln di euro
2025 Bilancio Funzione Difesa a 18,3 mld di euro con un incremento di circa 300 mln di euro.
Al 2025 arriveremo così a un aumento di 3,5 mld di euro rispetto ai valori attuali, assumendo una spesa per le missioni all’estero (fondi MEF) costante. Avremo così una spesa dell’incremento della Funzione Difesa devoluto soprattutto all’acquisizione di armamenti esteri di cui non ci sia un’equivalente nazionale all’altezza, e all’aumento dei fondi per l’esercizio (addestramento, manutenzione ed efficientamento mezzi) e i fondi MiSE devoluti allo sviluppo di sistemi nazionali o multinazionali ad alta tecnologia ed alto valore aggiunto. Visto l’aumento di oltre due miliardi avvenuto in un solo anno, queste non ci sembrano cifre insopportabili ed elevate, grazie anche al supporto che queste daranno alla sicurezza del Paese, ma anche all’incremento di PIL di occupazione, e di patrimonio tecnologico acquisito, quindi di “ranking” a livello mondiale. Fondamentale è anche mantenere una certa indipendenza tecnologica nella difesa e la partecipazione significativa, possibilmente alla pari, o comunque molto significativa, nei programmi multinazionali.
Sviluppi e differenze e tendenze 2021
MR aveva proposto alcuni interventi urgenti ed altri necessari per l’adeguamento delle Forze Armate. Alcuni sono entrati nella programmazione della Difesa e nel conseguente stanziamento, molti altri no.
Finanziamenti urgenti approvati e presenti nel programma MR.
- Inizio stanziamenti per i caccia antiaerei DDX per la Marina
Programmi urgenti non approvati
Acquisto di armi antidrone e di radar per la scoperta di droni a bassa quota. Le operazioni in Libia e nel Caucaso hanno evidenziato l’importanza dei droni anche come game charger in certe situazioni e comunque come arma decisamente insidiosa e potenzialmente foriera di provocare seri danni. MR ha proposto l’acquisizione di sistemi AA del tipo Draco (o derivati simili) armati con cannone antiaereo da 76 mm.
Acquisizione di aerei MPA antisommergibili.
Altri programmi proposti da MR ed approvati nel 2021
Aumento delle blindo Centauro 2 previste da 136 a 150. GeD propone però un aumento a 190-200
Finanziamento e inizio lavori per ulteriori 2 (+ 2 in opzione) sottomarini tipo U212. MR però propone un’accelerazione delle consegne, previste per i primi due nel 2027 e 2029, al 2026 e 2027 con le ulteriori opzioni al 2028 e 2029. Con un ulteriore incremento di numero e consegne nel 2031 2032 2034 e 2035 per portare il totale dei sottomarini prima a 10 e poi a 12 in tutto, venendo in parte incontro alle esigenze espresse dalla Marina (13-14)
Aumento delle dotazioni di aerei CAEW e Sigint portati a un totale previsto di 10 complessivi. MR ne proponeva il raddoppio a 8 totali.
Inizio finanziamenti aereo Tempest.
Previsione di aggiornamento Tr2 e TR3 del Typhoon. Questo aggiornamento, da quanto si è capito, è stato inserito nello sviluppo del Tempest come test e sviluppo della stessa nuova piattaforma.
Tutti gli altri programmi proposti da MR non sono stati inseriti nello sviluppo di programmazione. Per i dettagli si rimanda alla versione precedente del Documento di GeD. Si desidera però sottolineare la necessità di alcuni dei provvedimenti proposti, come
- La riduzione del personale non più “combat” o strettamente operativo con gli incentivi precedentemente descritti e la contemporanea immissione di elementi giovani per portare gli effettivi a 160.000 uomini.
- La creazione di una riserva
- L’inizio di programmazione della sostituzione parziale dei Typhoon Tr1
- L’aumento di 12 unità del F35
- L’acquisizione di ulteriori radar antibatteria e antidroni
- L’acquisizione di veicoli anfibi trasporto truppe (però già entrati nei desiderata della Difesa e probabilmente prossimi alla programmazione di acquisizione)
- L’inizio della programmazione per un potenziamento della componente di trasporto aereo.
- L’acquisizione di 4 (+ 2 opzioni) di elicotteri pesanti CH47 Extended Range.
- L’acquisizione di missili navali stand off ma, soprattutto
- l’aumento delle dotazioni per le tre forze armate, con particolare focus a Marina e Aeronautica.
Nota Finale
L’Esercito tra i desiderata e la programmazione a lungo termine propone la futura acquisizione di 257 MBT, cioè carri principali da battaglia e l’aumento da 2 a 3 brigate pesanti (1 corazzata e 2 meccanizzate) Il Dipartimento GeD di MR è dell’avviso che il focus principale sia il Mediterraneo Allargato, non essendoci ai confini terrestri nemici possibili, circondati come siamo da paesi alleati, ed essendo la minaccia russa oltre che lontana, anche probabilmente sovrastimata, almeno come possibile fonte di invasione profonda dell’Europa Occidentale, come invece era ai tempi dell’Unione Sovietica. Tali desiderata avvengono soprattutto su pressione di ambienti NATO. MR, pur nel rispetto per la professionalità e la competenza dell’Esercito, ritiene che, per esigenze NATO e di supporto a operazioni expeditionary sia auspicabile mantenere la componente organica attuale aumentando al massimo la sua efficienza (che ora è solo teorica visto lo stato di inefficienza della componente corazzata e meccanizzata))ma che questa non debba essere potenziata come pianta organica. Da questo punto di vista un numero di MBT di 180-200 (ma tecnologicamente all’avanguardia) sarebbe più che sufficiente per tali esigenze. A ogni paese NATO le sue peculiarità e la difesa che più gli si confà. Come non si può pretendere che la Polonia ad esempio si doti di caccia lanciamissili o di portaerei, quando ci sono maggiori esigenze, appunto, di componenti corazzate, così non si può pretendere che l’Italia si doti di una eccessiva componente corazzata (rispetto ai bilanci e al bilanciamento delle proprie forze) invece di avere gli strumenti più idonei per difendere le proprie zone d’influenza e di rilevanza strategica, sempre nell’ottica NATO (senza per questo non mettere a disposizione anche una, seppur relativamente ridotta, componente corazzata). In altre parole è inutile sguarnire il fronte Sud per ammassare truppe su quello Nord, o viceversa. I fondi risparmiati, pur restando nell’ambito dell’Esercito, dovrebbero essere impiegati nel rafforzamento della componente expeditionary e del supporto alla stessa, come appunto i CH47 ER, un maggior numero di elicotteri di scorta e blindo pesanti, il potenziamento della componente aviotrasportata, il mantenimento in efficienza di tutto l’apparato, l’adeguamento delle scorte, l’acquisizione di mezzi per la componente anfibia di EI, radar antibatteria ecc. MR vede invece con estremo favore la rapida sostituzione dei cingolati trasporto truppe Dardo con nuovi IFV anche di progettazione straniera come a esempio gli IFV Lynx tedeschi, ma anche questi in numero inferiore a quelli proposti cioè limitati a circa 280-300 esemplari contro i 400 programmati. La sostituzione dei Dardo è infatti oltremodo urgente e l’affidamento all’industria nazionale richiederebbe troppo tempo. Ripetiamo, mantenendo questo budget, a nostro avviso, l’Esercito ha altre priorità, aumentando invece, come proposto, il budget della difesa, ma soprattutto approvando la legge per l’Esercito di 5 mld per 10 anni, questi fondi si renderebbero, almeno in parte, disponibili.
Roberto Hechich
Segretario dip. Geopolitica e Difesa.