+ altri documenti e una ferma richiesta di dimissioni da parte del Movimento Roosevelt al Procuratore antimafia e antiterrorismo Franco Roberti, desideroso di implementare un liberticida Patriot Act italiano




MRLogo200x200Rilanciamo, per una doverosa meditazione, quanto contenuto in

“Terrorismo, Gioele Magaldi: ‘Dietro gli attacchi un messaggio massonico’, intervista a Gioele Magaldi del 17 novembre 2015, di Lorenzo Lamperti per Affari Italiani (clicca per leggere),

magari integrandone la lettura con

“Charlie, strage voluta dalle logge segrete. Ecco perché Obama non è andato a Parigi”, intervista a Gioele Magaldi del 22 gennaio 2015, di Lorenzo Lamperti per Affari Italiani (clicca per leggere)

“Basta con la Ue fondamentalista. Massoni. Il programma del Movimento Roosevelt”, articolo e video del 26 gennaio 2015 per Affari Italiani (clicca per visionare).

E, rifacendoci a quanto dichiarato poche ore fa dal nostro Presidente Gioele Magaldi, appunto in

“Terrorismo, Gioele Magaldi: ‘Dietro gli attacchi un messaggio massonico’, intervista a Gioele Magaldi del 17 novembre 2015, di Lorenzo Lamperti per Affari Italiani (clicca per leggere),

e cioè:

Il procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo Roberti ha detto che "dobbiamo esser pronti a cedere una parte delle nostre libertà" di comunicazione. Un Patriot Act all'italiana sarebbe una scelta giusta?
Se davvero Franco Roberti si è espresso cosi, devo allora dire che trovo gravissime, scellerate e inaccettabili le parole del procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo. Proprio il 14 novembre, sul sito ufficiale del Movimento Roosevelt (www.movimentoroosevelt.com), poi rilanciato anche sul sito di Grande Oriente Democratico (www.grandeoriente-democratico.com), è apparso un importante intervento intitolato “Strage a Parigi del 13 novembre 2015: il tragico avverarsi delle profezie di MASSONI e di Gioele Magaldi (risalenti al 2014) e un necessario impegno di tutti e di ciascuno per difendere democrazia e libertà, contro qualsivoglia deriva autoritaria e illiberale in stile Patriot Act sul suolo europeo e contro altre conseguenze strumentali e scellerate auspicate dai mandanti degli attentati di ieri (13 novembre) e del 7 gennaio 2015 in Francia”, articolo pubblicato il 14 novembre 2015 sul sito MR, di cui consiglio un’attenta lettura. Se Franco Roberti si è espresso cosi, il Movimento Roosevelt, entità politica metapartitica da me presieduta, chiederà ufficialmente le dimissioni dell’attuale procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo, per manifesta incompatibilità ideologica con i principi e i fondamenti di quelle istituzioni democratiche e liberali che egli, con le strutture da lui guidate, dovrebbe difendere dalle minacce del terrorismo e della malavita organizzata. Sarebbe il caso di ricordare a Franco Roberti e a coloro che, a questo punto, hanno il diritto-dovere di indurlo a dimettersi, che il massone progressista Benjamin Franklin, uno dei massimi padri della nascita della prima Repubblica costituzionale e democratica al Mondo, gli Stati Uniti d’America, soleva affermare: “Chi è pronto a dar via le proprie libertà fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza”. E Franco Roberti certo non merita di continuare a presiedere l’Antimafia e l’Antiterrorismo in Italia, lo dico con forza e convinzione. Peraltro, vogliamo anche dire una cosa che ancora non ho sentito osservare da nessuno? Ho diversi amici fraterni onesti e scrupolosi, tra i quadri e i dirigenti dei servizi d’intelligence (di diverse nazioni) operanti in Francia e in particolare a Parigi. E sa cosa mi hanno suggerito? Che senza una falla grossa come una casa nell’operato degli stessi servizi segreti occidentali e francesi (qualche agente infedele che, evidentemente, ha “collaborato” con i terroristi, tradendo con infamia i propri doveri e la propria dignità di uomo e di servitore dello Stato), quello che è accaduto venerdì 13 novembre non sarebbe mai potuto accadere. Ma stiamo scherzando? Terroristi che arrivano indisturbati a pochi passi da dove si muove il Presidente della Repubblica e che vanno a fare il più atroce attentato in un locale che avrebbe dovuto essere scientificamente guardato a vista da servizi d’intelligence e sicurezza, in quanto già attenzionato in precedenza per possibili atti di terrorismo e violenza? Senza la connivenza di apparati deviati dell’intelligence militare e civile, tutto ciò non sarebbe stato assolutamente possibile. Perciò, vorrei dire a Franco Roberti e ad altri, di non venirci a cantare la canzone stonata della rinuncia alla libertà in favore della sicurezza. Semmai, il successore di Roberti (dopo che costui si sia doverosamente dimesso) si prodighi per evitare, in Italia, le falle clamorose e inescusabili relative alla prevenzione degli attentati e al presidio capillare dei luoghi più esposti a rischi.

chiediamo e torneremo a chiedere incessantemente, nei prossimi giorni, come Movimento politico, le immediate dimissioni di Franco Roberti, platealmente inadatto a ricoprire il ruolo di Procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo.

UFFICIO DI PRESIDENZA DEL MOVIMENTO ROOSEVELT (www.movimentoroosevelt.com)

(Articolo del 17 novembre 2015)

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