John Maynard Keynes
John Maynard Keynes (Cambridge, Giugno 1883 – Tilton, Aprile 1946) è stato uno dei più influenti economisti del 20 ° secolo ed il suo pensiero è destinato ad influenzare anche il 21° secolo.

John Maynard Keynes è nato a Cambridge in una famiglia accademica , suo padre era economista e filosofo e sua madre fu invece il primo sindaco donna della città. J.M. Keynes eccelleva negli studi, sia a Eton che alla Cambridge University, dove ha studiato matematica. Dopo la laurea, Keynes andò a lavorare in India per poi tornare in Gran Bretagna allo scoppio della Prima Guerra Mondiale.

In Gran Bretagna, Keynes cominciò a lavorare al Tesoro e, dopo il trattato di pace di Versailles, pubblicò il profetico 'Le conseguenze economiche della pace'; scritto in cui criticava le riparazioni di guerra esorbitanti richieste alla Germania sconfitta e che, secondo lui, avrebbero alimentato un desiderio di vendetta tra i tedeschi. Questo fu il libro che lo rese famoso.

Durante gli anni fra le due guerre, Keynes accumulò una notevole fortuna personale sui mercati finanziari e, nella veste di economo del King’s College, migliorò notevolmente le sue finanze. Keynes diventò così un mecenate , richiesto anche come membro del consiglio di un certo numero di aziende di spicco.

“I mercati sono mossi da spiriti animaleschi e non dalla ragione” John Maynard Keynes


L’opera più nota di Keynes, la ‘Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta ', è stata pubblicata nel 1936, ed è diventata un punto di riferimento per il futuro pensiero economico mondiale.

La ‘Teoria Generale’ di Keynes ha rivoluzionato il modo di pensare degli economisti. La Teoria Generale è un trattato pionieristico sotto diversi punti di vista, in particolare ha introdotto il concetto di domanda aggregata (la somma di consumi, investimenti e spesa pubblica) ed ha mostrato che la piena occupazione può essere mantenuta solo con l'aiuto della spesa pubblica. Inoltre, Keynes sosteneva che i tagli ai salari avrebbero danneggiato le aziende stesse in quanto il loro effetto sarebbe stato la diminuzione del reddito, e quindi dei consumi e della domanda aggregata.

J.M. Keynes sosteneva che il governo avrebbe dovuto investire capitali pubblici in lavori di pubblica utilità ed avrebbe dovuto assumere i disoccupati in esubero.

La teoria generale sosteneva inoltre che è la spesa in disavanzo a mantenere la piena occupazione durante le recessioni economiche.

La conclusione di Keynes erano assolutamente innovative e, inizialmente, incontrarono molta opposizione. Infatti, a quel tempo, i bilanci equilibrati erano pratica standard dei governi ma l'idea ben presto prese piede e il governo degli Stati Uniti investi risorse in lavori pubblici che stimolarono l’occupazione.

Keynes credeva che una volta che la piena occupazione era stata raggiunta da misure di politica fiscale, il meccanismo di mercato poteva tornare ad operare liberamente .

Dal punto di visto politico, la ‘Teoria Generale’ dimostrò come provvedere alla piena occupazione ,e quindi al soddisfacimento dei bisogni economici primari di ognuno, benefici il privato piuttosto che danneggiarlo dal punto di vista della competitività.

La visione economica di Keynes stimolò anche una nuova visione di mondo in cui le garanzie sociali degli individui divenivano anche garanzie di successi per le aziende.