OcchioIl circuito mainstream veicola a getto continuo una serie impressionante di informazioni spesso in evidente contrasto fra di loro. La nuova, sottile, dittatura che opprime l’Europa ha sviluppato un metodo più ingegnoso per facilitare il compito dei manovratori senza abolire formalmente la libertà di stampa e di espressione. In estrema sintesi, il sistema dominante moltiplica all’infinito le notizie mischiando continuamente pezzi di verità e pezzi di menzogna. Il risultato finale di cotanta ingegneria psico-sociale è rappresentato da una sostanziale incapacità di diffuso discernimento. Per cui, così come paradossalmente è tornata la miseria nonostante l’aumento esponenziale della capacità produttiva, allo stesso modo  dilaga l’ignoranza a dispetto  dell’epidermica esplosione delle più svariate fonti divulgative. Nel preciso momento storico che viviamo, carico di insidie e di incognite, il Grande Fratello propone essenzialmente all’attenzione della pubblica opinione trans-nazionale tre diverse emergenze: l’Isis, la crisi greca, e il conflitto russo-ucraino. Tre vicende apparentemente indipendenti fra di loro che invece si intrecciano in profondità fra i meandri del potere più invisibile e nascosto. Interpretare la storia contemporanea senza individuare con precisione i soggetti che la determinano è impresa vana e velleitaria. L’uso di categorie astratte come l’America, la Russia, la Germania, l’Europa e il fondamentalismo islamico, impedisce la comprensione degli eventi. Quante volte, per esempio, sentite alcuni giornalai affermare con enfasi in televisione frasi sconnesse del tipo: “Aspettiamo di capire come reagisce l’Europa”. Chi è “Europa”? Una divinità mitologica tardo-antica ritornata dall’Ade per tormentare i greci a distanza di qualche millennio? Dire “lo chiede l’Europa” non significa assolutamente nulla. Si tratta di un artifizio retorico usato per frustrare le legittime richieste democratiche di un popolo da asservire con l’inganno. Allo stesso modo è infantile ritenere che i diversi gruppi di potere di stanza negli Stati Uniti, o altrove, antepongano sempre e comunque gli interessi nazionali rispetto a quelli lobbistici e di parte. Le diverse cordate che influenzano i processi globali sono cosmopolite e variegate, per cui è normale scovare complicità fra soggetti che parlano formalmente in nome e per conto di istituzioni apparentemente in contrasto fra di loro. Facciamo qualche esempio per capirci meglio. Merkel, rappresentante della Germania, pare tenere un atteggiamento duro nei confronti della Russia di Putin, ora accusata di portare scompiglio all’interno di una Ue che sembrerebbe muoversi sempre sotto le direttive dell’onnipotente zio d’America. Non è così? Non è questa la lettura dominante dei fatti che viene continuamente riproposta? Ebbene questa narrazione è falsa e marcia fin dalle fondamenta. Merkel e Putin, oltre a recitare di giorno la parte di quelli che garantiscono l’unità nazionale nei rispettivi Paesi di provenienza, risultano entrambi affiliati presso una specifica ed influente Ur-Lodge: la Golden Eurasia, officina latomistica specialissima che contiene al proprio interno componenti decisamente eterogenee. E’ in atto cioè fra Putin e Merkel uno speculare gioco delle parti funzionale al ridimensionamento nell’area di chi, come Obama, è portavoce ed espressione di ben altre superlogge. Dire però che Russia e Germania si alleano in maniera ambigua per ridimensionare l’America è altrettanto falso. La Golden Eurasia, infatti, persegue un simile obiettivo anche e soprattutto grazie al preciso supporto di una parte di classe dirigente a stelle e strisce che spera nella prosecuzione duratura di un conflitto a “bassa intensità”. Analizziamo ora il caso Isis, così da rendere ancora più lapalissiano il concetto appena espresso. Isis, ovvero Iside, dea egizia tenebrosa ed inquietante, è frutto velenoso di una particolare Ur-Lodge decisamente eretica e perversa. Mi riferisco alla Hathor Pentalpha, punto di snodo di tanti guerrafondai sanguinari già visti all’opera al tempo del crollo delle Torre Gemelle. Perché Obama chiede adesso al congresso i poteri di guerra per risolvere la pratica Isis? (clicca per leggere). Perché sa che gli eccidi commessi dal califfo Abu-Bakr Al Baghdadi sono propedeutici al nuovo scontro di civiltà che Jeb Bush avvierà nel malaugurato caso in cui dovesse presto ritrovarsi alla Casa Bianca (clicca per leggere). Il caso Isis e quello riguardante il conflitto russo-ucraino si intrecciano poi con la cosiddetta “crisi greca”. L’intransigenza della Germania, per bocca del ministro Wolfang Schauble, Maestro Venerabile di una superloggia (la “Der Ring”) che vanta stretti rapporti con la Hathor Pentalpha, è finalisticamente funzionale al progressivo allontanamento della Grecia dalla sfera di influenza euro-atlantica. I ripetuti appelli di Obama contro l’austerità e a favore di Tsipras non hanno finora infatti sortito nessun apprezzabile effetto. Tutti i Paesi dell’area Ue, guarda caso, persino quelli guidati da sedicenti progressisti come Renzi ed Hollande, restano tuttora schierati come un sol uomo a difesa della protervia e dell’arroganza teutonica. Vi sembra normale? Nell’attesa di approfondire i tanti aspetti toccati a volo d’uccello da questo primo articolo introduttivo, confidando anche in un rapido e risolutivo intervento nel merito delle questioni poste dei massoni di Grande Oriente Democratico, chiudo ricordandovi che anche il banchiere centrale Mario Draghi è iniziato presso la Ur-Lodge  Der Ring. Lo stesso Draghi che, recentemente, ha aperto le porte del Tempio a beneficio di Matteo Renzi (clicca per leggere), guadagnandosi così il subalterno appoggio del pinocchietto fiorentino che, con buona pace di Telemaco, non sbraita più contro gli euroburocrati ottusi e cattivi.

P.s. Questo articolo è stato scritto anche alla luce di un importante e fruttuoso  dialogo intercorso con Gioele Magaldi. E’ bene precisare fin d’ora che la Golden Eurasia e la Hathor Pentalpha perseguono obiettivi per il momento divergenti, talora perfino antitetici.

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